Che cos’è l’equivalenza dei media?
L’equivalenza dei media è un concetto usato in pubblicità, marketing ed economia per descrivere la relazione tra diversi canali di comunicazione. Il concetto è stato introdotto nel 1988 da John R. Rossiter e Larry Percy in un articolo intitolato “A Model for Predictive Measurements of Advertising Media Efficiency”.
L’equivalenza dei media fa riferimento all’idea che due mezzi di comunicazione, come la televisione e la radio, possano essere usati come sostituti e che una certa quantità di spesa pubblicitaria su un mezzo possa essere spostata su un altro senza causare una significativa variazione dei risultati. Si presume che entrambi i mezzi avranno un impatto simile sull’audience e che, per una determinata quantità di spesa pubblicitaria, i due mezzi producano lo stesso risultato.
Esempi di equivalenza dei media
Qui di seguito sono riportati alcuni esempi di equivalenza dei media:
- Le inserzioni stampa possono essere sostituite con inserzioni radio in modo da raggiungere gli stessi obiettivi di marketing.
- Un’azienda può sostituire la pubblicità su Internet con annunci televisivi per ottenere risultati simili.
- Le campagne di pubblicità sui social media possono essere sostituite con campagne di posta elettronica per raggiungere gli stessi obiettivi di marketing.
- Un’azienda può sostituire la pubblicità sui giornali con annunci radiofonici per raggiungere gli stessi obiettivi.
Conclusione
L’equivalenza dei media è un concetto importante nell’ambito del marketing e della pubblicità. Aiuta le aziende a spostare la spesa pubblicitaria da un mezzo a un altro in modo da ottenere risultati simili. Il concetto ha permesso alle aziende di ottimizzare le loro spese e di ottenere risultati più efficaci.
Riferimenti:
Media equivalency – Wikipedia A Model for Predictive Measurements of Advertising Media Efficiency – ScienceDirect